Donne e Fisica: un mestiere possibile |
RisultatiLe intervistate hanno in comune...
Le intervistate hanno dovuto compiere lo stesso sacrificio per conciliare lavoro e famiglia: Tutte hanno avuto il sostegno dalla famiglia di origine e soprattutto hanno il sostegno di un compagno collaborativo e comprensivo. Ora hanno tutte una ottima realizzazione professionale e nonostante i sacrifici, rifarebbero tutte le scelte. Alcuni stralci di intervista...sulla fisica:"L'amore per la scienza si può decisamente trasmettere, ma per rendersi conto di avere una predisposizione nei confronti di 'qualcosa', questo 'qualcosa' si deve necessariamente conoscere e coltivare." "La fisica è una passione, non una professione! Occorre essere curiosi, affamati di sapere, ostinati nel superare ostacoli, sempre alla ricerca della comprensione dei problemi e, la cosa più importante, non interessarsi al lato economico!" "È proprio la convinzione che non esistano verità stabilite una volta per tutte, a rendere la fisica particolarmente affascinante..." ...sulla famiglia"conciliare lavoro e famiglia è davvero difficile, ma sinceramente io non credo possa vedersi collegato alla fisica in quanto tale, ma piuttosto al ruolo che la donna vuole avere nella famiglia e nel lavoro." "Non esiste una soluzione al dilemma Lavoro o famiglia, bisogna solo organizzarsi e dare il massimo in entrambi gli ambienti." "Il lavoro porta sicuramente via tempo alla mia famiglia. È vero che il lavoro di ricerca richiede molta dedizione, ma è anche vero che è molto flessibile, che spesso si può lavorare con il computer da casa. Il lavoro di scienziata non esclude la possibilità di creare una famiglia." "Il luogo comune della donna 'tutta casa e famiglia', in un mondo sostanzialmente maschilista, può essere superato grazie alla passione e alla forza di volontà." ...sulla carriera"C'è tanto sacrificio. Bisogna credere di fare un lavoro fondamentale per la società e soprattutto avere il dono di gioire dell'avanzamento della conoscenza." "Se uno vuole veramente occuparsi di ricerca deve insistere, pazientare, sopportare degli anni di lavoro precario, ma può comunque farcela. Io credo molto nell'individuo, nelle sue potenzialità." "Non desistete: dovete insistere, reagire con grinta. È così che si vincono le sfide!" ...sull'essere donna"All'università non ho avuto problemi di discriminazione... Per quanto riguarda il lavoro, è difficile da dire, perché in certi casi ci si chiede se sia il proprio carattere o il proprio essere donna che rende le cose così difficili, comunque volendo le difficoltà si superano." "A parità di non bravura è la donna a essere più discriminata. Ma se una donna è molto brava e molto motivata non la ferma nessuno!" "Se una donna è una brava ricercatrice e dimostra di essere brava sul campo, nel suo settore di lavoro, non fa differenza se è maschio o femmina. Sono i risultati che contano!" Le interviste completeLe presentazioni delle interviste realizzate dalle classi vincitrici sono disponibili nell'area download del sito dedicato all'Anno Mondiale della Fisica dell'Università di Torino, al seguente indirizzo: |
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