Istituto Nazionale di Fisica Nucleare - Sezione di Trieste

Donne e Fisica: un mestiere possibile

Viaggio premio

Ai vincitori (47 studenti e 11 insegnanti dei cinque gruppi piemontesi e del gruppo di una scuola di Napoli a cui è stato assegnato il premio speciale della giuria per i partecipanti di altre regioni), è spettato come premio un viaggio ai laboratori di ricerca e alle strutture UNESCO di Trieste, nel mese di ottobre 2005.

Il programma

Il programma del viaggio comprendeva:

  • visite presso il parco scientifico dell'Area di Ricerca, dove studenti e docenti hanno avuto modo di recarsi al sincrotrone Elettra, situato a Basovizza, e di vedere alcuni esperimenti in corso presso l'acceleratore, e a Padriciano, presso i laboratori dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare;
  • la visita dell'Osservatorio Astronomico di Trieste, a Basovizza, dove è stato possibile effettuare osservazioni del cielo sia direttamente, con il nuovo telescopio recentemente installato che in differita, come previsto dal progetto per la didattica dell'astronomia e dei metodi di osservazione chiamato Le stelle vanno a scuola, che permette osservazioni remote via rete telematica;
  • la visita all'ICTP, Centro Internazionale di Fisica Teorica fondato dal fisico Abdus Salam e a lui intitolato, situato a Grignano, che ospita una delle maggiori biblioteche scientifiche d'Europa, e che mette a disposizione di studenti e ricercatori di tutto il mondo, e in particolare di quelli provenienti da paesi in via di sviluppo, più di 63000 volumi e più di 450 riviste internazionali si carattere scientifico;
  • ancora a Grignano, la visita al museo dell'Immaginario Scientifico, una delle prime esposizioni permanenti di carattere multimediale con laboratori didattici costituiti da apparati con i quali sperimentare direttamente fenomeni scientifici e verificare la natura in modo ludico.

Racconti degli studenti

Dai contributi di Stefano Abbà e Alberto Fizzotti

... a Trieste

"Trieste è sia una città di confine territoriale, in quanto è l'ultima città italiana prima del confine con la Slovenia, ma anche una città di confine scientifico, in quanto in città e nella provincia, si trovano numerosi istituti che si occupano di materie scientifiche; la maggior parte di questi istituti si interessa allo studio della fisica, delle sue applicazioni pratiche e del suo utilizzo in connessione con altre materie, quali la astronomia."

"Trieste, la più "giovane" delle città italiane, è ormai da diversi anni uno dei centri focali per lo sviluppo scientifico nazionale.
La sua posizione geografica le ha permesso, negli anni della guerra fredda, di fare da ponte tra l'Est e l'Ovest e, in seguito, l'ha resa un raccordo mondiale tra i paesi del Nord e del Sud, incentivando la ricerca nei Paesi meno sviluppati.
In un territorio relativamente ristretto si concentra un alto numero di Istituti di Ricerca in campo fisico che spaziano dall'infinitamente piccolo all'infinitamente grande."

"Trieste quindi, composita nella sua natura etnica, sociale e culturale, appare però unita e solida nella sua spinta alla ricerca, consapevole del suo ruolo di guida nello sviluppo della ricerca italiana."

... al sincrotrone Elettra

"Il primo istituto visitato è stato quello di ELETTRA, a Basovizza, all'interno del quale è situato il LINAC, un macchinario circolare del diametro di 66 m, che ha la funzione di accelerare elettroni in modo da produrre la Luce di Sincrotone: un fascio luminoso generato dagli elettroni quando si muovono con moto circolare, soggetti ad un campo magnetico, e ad una velocità quasi pari a quella della luce.
Questa luce ha bassa lunghezza d'onda, simile a quella dei raggi X e la sua frequenza può esser variata a seconda dello scopo degli studi; grazie a questa particolarità, questa luce è adatta a vari scopi, tra cui quello medico.
Intorno a questo cerchio sono situati dei piccoli laboratori che raccolgono la luce prodotta e la utilizzano per gli studi che devono condurre.
Particolarmente interessante è l'utilizzo di questa tecnologia a favore dello studio del tumore al seno. Grazie a questo tipo di luce è infatti possibile studiare in maniera dettagliata il tumore, col fine di riuscire un giorno a trovarne la cura."

"Si è visto che il fascio di luce di Sincrotrone, prodotto da elettroni accelerati che liberano la loro energia sotto forma di fotoni, fornisce una precisione di gran lunga maggiore rispetto ai comuni esami a raggi X, in particolare negli esami dei tessuti molli.
In seguito a questi studi il laboratorio, in collaborazione con il Ministero della Salute, vuole proporre una sperimentazione di mammografia con luce di Sincrotrone, per accertare la presenza o meno di masse tumorali laddove una semplice mammografia non fosse sufficiente.
Lo studio di questa particolare forma di energia, applicabile inoltre alla micro e alla nano materia per lo studio di virus e proteine, potrà fornire, in un futuro speriamo prossimo, importanti risultati nella ricerca medico-scientifica."

... ai laboratori dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare

"L'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) da più di cinquant'anni porta avanti, tramite numerosi progetti, la ricerca fisica applicata ai più disparati campi dalla medicina all'astronomia."

"Questo centro si occupa dello studio della materia nucleare e sub-nucleare, cioè più piccola del nucleo dell'atomo.
A tale scopo ci si serve di alcuni collisori di particelle, tra cui uno, LCH (Large Hadron Collider), in costruzione a Ginevra; esso avrà diametro di 27 km, con lo scopo di far scontrare tra loro protoni, così da causarne la distruzione e poterne studiare le particelle prodotte.
Un altro degli studi condotti dall'INFN è uno studio per la distruzione dei tessuti tumorali tramite bombardamento di adroni.
Al momento del ritorno, ci siamo sentiti arricchiti da questa esperienza che ci ha spronati alla conoscenza del campo fisico, così ricco di tante applicazioni utili."

... all'Osservatorio Astronomico di Basovizza

"Per prima cosa abbiamo visto un piccolo museo dove erano custoditi i vecchi strumenti utilizzati dagli astronomi fino alla fine degli anni settanta-ottanta.
Dopo questo salto nel passato, siamo tornati al presente visitando il nuovo telescopio, di 35 cm di diametro, montato sopra un piano mobile, comandato interamente da un computer.
Per la visione del cielo, questo telescopio monta una piccola camera CCD, una specie di fotocamera digitale, che serve a catturare le immagini e portarle ai computer degli astronomi.
Dopo questa visita ci sono stati presentati alcuni progetti realizzabili nel futuro, tra cui anche un satellite chiamato Plank, che per sei mesi accoglierà informazioni relativamente all'origine dell'Universo. Queste informazioni saranno inviate sulla Terra ed elaborate, per capire da dove derivi tutto ciò che ci circonda. La cosa che mi ha colpito è stata che, dopo il periodo necessario allo studio, questo satellite smetterà di funzionare e verrà abbandonato alla deriva nello spazio.
In serata abbiamo prima fatto l'osservazione del cielo attraverso il telescopio moderno, seduti in una saletta; in seguito siamo andati a fare l'osservazione del cielo attraverso il vecchio telescopio, sentendoci un po' come vecchi astronomi."

"Qui i ricercatori, oltre ad una costante funzione di monitoraggio del cielo che ci ha permesso di osservare dal vivo pianeti e galassie, lavorano a progetti internazionali per l'invio nello spazio di sonde e satelliti come Plank. Una volta lanciato e posizionatosi a centocinquantamila chilometri dalla terra nel punto lagrangiano (punto in cui l'attrazione gravitazionale della terra e del sole si annullano), Plank servirà ad osservare lo sviluppo dell'universo dal big-bang ad oggi."

... all'ICTP (Centro Internazionale di Fisica Teorica)

"Questo centro si occupa, oltre che dello studio della Fisica teoretica e delle sue applicazioni, anche di dare una concreta opportunità di studio e quindi di lavoro agli scienziati provenienti da paesi in via di sviluppo.
In questo centro abbiamo avuto l'onore di esser accolti dal direttore, il dottor Katepalli Raju Sreenivasan, di chiara origine indiana, il quale ci ha spiegato la nascita e l'evoluzione del centro negli anni."

"Un ruolo di grande importanza riveste anche l'ICTP (International Centre for Theoretycal Physics) intitolato al premio Nobel Abdus Salam, che ne fu fondatore e primo direttore. Qui si ha forse l'espressione più lampante di come Trieste si trovi al centro del mondo scientifico; diretto da importanti fisici provenienti da tutto il mondo, infatti, l'ICTP offre numerosi posti di lavoro specialmente a ricercatori dell'Est asiatico, promuove scuole e attività in tutto il mondo ed è stato oggetto di visita di importanti figure politiche e non solo nel corso dei suoi quarant'anni di attività e di importanti studi."

... all'Immaginario Scientifico

"Abbiamo proseguito la nostra esperienza triestina con la visita alla mostra Fenomena dell'Immaginario Scientifico e al Planetario dove abbiamo toccato con mano come fenomeni che a noi sembrano lontanissimi si riproducano invece costantemente intorno a noi."

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